L’Olona entra in città

Riqualificazione fluviale e connessione ecologica lungo la pianura del basso Olona

Concluso il progetto per un valore complessivo di 1 milione di euro finanziato da Fondazione Cariplo e in parte con compensazioni EXPO e altri partner di progetto, con il fine di riqualificare le zone adiacenti al fiume Olona, ripristinando la connettività dell’ambiente fluviale e contribuendo alla sicurezza idrologica del territorio.

Si tratta di un corso d’acqua a lungo dimenticato, ma riportato alla luce negli ultimi anni al centro del dibattito ambientale e territoriale, per il suo ruolo strategico come elemento della rete ecologica e all’interno delle comunità della pianura dell’Olona, che si estende dall’Alto Milanese al Basso Varesotto.

Nel 2010 è stato istituito il Parco Locale di Interesse Sovracomunale dell’Olona e in seguito, nel 2012, è stata avviata una prima fase di studio di fattibilità, seguita da quella di realizzazione degli interventi, che è stata portata avanti nell’ultimo triennio, fra il 2015 e il 2018.

Il progetto ha compreso numerosi interventi sul territorio, tra i principali:

  • riqualificazione dell’area del Molino Prepositurale, con 27 mila mq di nuovi boschi di specie autoctone per un totale di 8.000 piante e tramite il riordino idraulico della Roggia Molinara
  • creazione di una nuova zona umida, l’Area delle Libellule, con scopi naturistici e per favorire lo sviluppo di habitat adatti ad ospitare specie di anfibi e di uccelli. L’area è fruibile ai cittadini
  • realizzazione di un nuovo bosco di circa un ettaro, il Bosco dei Ciliegi, dove sono state piantate circa 2.000 piante di 15 differenti specie autoctone da 60 alunni dell’Istituto Comprensivo Fabrizio De André di Rho e del Bosco della Goccia, di circa 3.000 mq
  • riqualificazione della cava e del Fontanile Serbelloni e miglioramento dell’accessibilità alle due aree
  • completate le piste ciclabili all’interno del PLIS dell’Olona nell’ambito del progetto “Tutte per una” per la realizzazione di un sistema di percorsi ciclabili e fruitivi tra i Comuni di Rho, Pregnana, Cornaredo e Settimo
  • installazione di bat-box e cassette-nido per sopperire alla mancanza di alberi adatti alla nidificazione e realizzazione di una schermatura per permettere l’osservazione dell’avifauna
  • realizzazione di un sottopasso faunistico, il Passo del Tasso, attraverso la collocazione di un tubo circolare della lunghezza di 11 m al di sotto del manto stradale, per permettere l’attraversamento della strada di collegamento fra Rho e Pregnana alla fauna del luogo
  • monitoraggi faunistici post opera, per verificare la qualità degli interventi realizzati, che hanno evidenziato un sostanziale miglioramento della diversificazione dell’avifauna e della qualità del territorio.

Realizzato anche un opuscolo di presentazione dei risultati a cura di Legambiente Regionale, partner di progetto, che sarà distribuito ai cittadini.

I numeri chiave


1mln €

da Fondazione Cariplo (in parte con compensazioni EXPO) e altri partner per riqualificare le zone adiacenti al fiume Olona

27.000mq

di nuovi boschi con 10.000 nuove piante


Il nuovo teatro “Roberto de Silva” e il rilancio della stagione teatrale

In via di conclusione la più importante opera pubblica della città di Rho degli ultimi 20 anni

Il Teatro è stato realizzato con l’obiettivo di creare un luogo nuovo per la cultura, con spazi innovativi che potranno raccogliere varie attività culturali, dalle mostre ai congressi, mentre la sala principale polifunzionale si trasformerà in teatro, auditorium, cinema.

Il progetto definitivo del nuovo teatro civico era stato approvato dal Consiglio Comunale nel 19 dicembre 2016, come parte del grande progetto di rigenerazione urbana sviluppato insieme a Bracco Real Estate, proprietaria dell’ex area industriale Diana De Silva.

L’architettura del teatro coinvolge gli spazi circostanti, in un dialogo tra interno ed esterno, configurandosi come luogo di ritrovo e di scambio per i cittadini, che potranno trovare nuovi servizi e spazi per la socialità. Il nuovo teatro andrà, infatti, a ridisegnare lo spazio urbano tra le vie Castelli Fiorenza e Dante, con la sua facciata in vetro, segno di trasparenza e apertura verso la città, un diamante dorato che richiama il metallo degli strumenti di ottone, e un sistema di copertura a verde sul tetto. Di fronte al teatro sono stati avviati i lavori per la nuova piazza, luogo di ritrovo e passeggio prima e dopo gli spettacoli, e i lavori di riqualificazione della via Castelli Fiorenza. L’ultimazione dell’edificio è prevista per il 30 aprile 2021.

Il nuovo Teatro Civico si caratterizza per dotazioni tecnologiche all’avanguardia dal punto di vista ambientale e architettonico, dell’efficienza energetica e delle attrezzature sceniche e, per questo, è stato attivato un tavolo tecnico per la messa a punto delle condizioni ottimali per il funzionamento degli impianti.

Il Comune ha affidato ad un professionista del settore uno studio approfondito per individuare il miglior modello di gestione del nuovo teatro, orientandosi verso l’istituzione di una Fondazione, per cui è stato avviato l’iter amministrativo.

In aggiunta, è stato studiato insieme ai ragazzi con disabilità fisiche e sensoriali un percorso sperimentale di collegamento tra la stazione e il Teatro Nuovo per eliminare le barriere architettoniche, da replicare anche in altre zone. Per questo progetto, che permetterà di agevolare anche anziani e mamme con passeggini, Città Metropolitana ha stanziato 1 milione di euro.

In attesa dell’inaugurazione del nuovo Teatro, il Comune ha potenziato, grazie alla collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano, la stagione teatrale con un cartellone attrattivo e variegato, che ha portato a un aumento della presenza media in sala e a una fidelizzazione del pubblico tramite gli abbonamenti.

La pandemia ha causato nel 2020 lo stop delle attività teatrali.


I numeri chiave


10,7

milioni di euro, il valore dell’opera del nuovo Teatro

40

spettacoli tra serali, rappresentazioni scolastiche e per famiglie con più di 9.269 spettatori tra 2016 e 2020

+55%

la media delle presenze alla rassegna teatrale
tra 2016 e 2019, grazie anche alla Direzione artistica del teatro Franco Parenti di Milano


I 400 anni del mercato di Rho

Uno dei più grandi mercati storici della Lombardia, uno degli ultimi che si tiene ancora oggi in piazza, nel cuore della città

Il mercato di Rho ha ricevuto nel 2009 il riconoscimento di Regione Lombardia di “valenza storica”. Correva infatti l’anno 1618, quando venne emessa una “crida” ufficiale del Governo spagnolo del Ducato di Milano, per concedere di tenere il mercato nel Borgo di Rho “ogni giorno di lunedì di ciascuna settimana”.

Il mercato di Rho è uno dei più grandi mercati storici della Lombardia, il secondo per estensione dopo quello di Luino, uno degli ultimi che si tiene ancora oggi in piazza, nel cuore del centro abitato. Per festeggiare la ricorrenza è stato organizzato un ricco calendario di iniziative, con il patrocinio e il contributo di Regione Lombardia e la visita del Governatore Attilio Fontana e realizzata una cartolina con annullo filatelico.

Il mercato è anche stato dotato del nuovo Piano di sicurezza, grazie alla collaborazione dei Vigili del fuoco.

I numeri chiave


400

anni di storia

>300

bancarelle

12.000mq

circa, la superficie di vendita


Dirò la mia PRO 2018 e Dirò la mia a scuola

Il primo Bilancio partecipativo collegato all’Agenda 2030 ONU

Con il Bilancio partecipativo Dirò la mia il coinvolgimento dei cittadini è diventato strumento reale per dare voce ai bisogni della città e costruire soluzioni condivise. Il progetto ha permesso di decidere con i cittadini 500 mila euro del bilancio comunale nei primi due anni e mezzo di mandato, avvicinando Amministratori e amministrati e rinforzando anche le relazioni orizzontali tra i cittadini e le tante realtà di cui la città è ricca.

6.268 i cittadini– pari al 14% dei residenti over 14 contro una media nazionale che oscilla tra l’1 e l’8% – che hanno partecipato a “Dirò la mia PRO 2018”, la quarta edizione del Bilancio partecipativo di Rho, presentando un progetto per la città. 400.000 euro il budget messo a disposizione dall’Amministrazione e 6 i progetti vincitori – tutti realizzati tranne 1 in corso – consultabili sul sito dirolamia.it.

Rho è stato il primo Comune ad aver agganciato le proposte dei cittadini agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, aprendo la partecipazione a tutte le fasce di età per rinforzare una cultura della sostenibilità e del bene comune.

Il Bilancio partecipativo si è, infatti, trasformato in un’occasione per far conoscere l’Agenda 2030 a chi vive la Città di Rho e far crescere la consapevolezza della comunità sui cambiamenti necessari a costruire insieme una città più sostenibile. L’introduzione di questi obiettivi ha incoraggiato cittadini, gruppi e associazioni a lavorare insieme su progetti sempre più orientati al bene comune, vera finalità del Bilancio partecipativo. Dirò la mia PRO 2018 è stato insignito del “Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” promosso da FO-RUM PA e del Premio “Cresco Award Città Sostenibili” promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e la partnership di aziende avanzate sul fronte della Sostenibilità consegnato a Rimini durante la XXXV Assemblea Annuale ANCI – ANCI EXPO 2018.

In più, dall’a.s. 2018/2019 il Bilancio partecipativo è stato aperto anche a oltre 2.600 studenti di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della Città, pubbliche e paritarie che per la prima volta sono stati coinvolti nelle scelte sulla città con un percorso dedicato “Dirò la mia a scuola”. Il progetto è stato co-progettato insieme ai Dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi e delle scuole paritarie della città, in modo da assicurare un percorso integrato con i progetti del Comune, in particolare con il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) attivato nella primavera 2018, e armonizzato con le attività scolastiche. Tutti gli studenti dalle classi terza delle scuole primarie alle terze delle scuole secondarie di primo grado hanno potuto approfondire con i loro docenti i temi della sostenibilità. I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado hanno quindi ideato, condiviso e presentato al Comune dei progetti per la città su uno o più Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. I progetti che hanno superato la verifica di fattibilità del Comune e hanno ottenuto i punteggi migliori da parte dei Consiglieri del CCR sono stati sottoposti al voto di tutti gli studenti. 3 i progetti vincitori, finanziati con il budget di 100.000 euro messo a disposizione dell’Amministrazione, in fase di realizzazione.

I numeri chiave


500.000

complessivamente decisi con i cittadini

14%

I residenti over 14 coinvolti nel progetto Dirò la mia PRO 2018 e 6 progetti finanziati

2.600

gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado coinvolti in Dirò la mia a scuola


Rho Si-cura: l’Aiuto di vicinato

Un progetto per promuovere la coesione sociale, l’aiuto reciproco e la cura della città

Rho Si-cura è un progetto per rinforzare l’aiuto di vicinato e la collaborazione reciproca, aumentando la sicurezza di tutta la comunità. Il progetto mira a ricostruire, partendo dalla disponibilità dei cittadini, quella rete sociale che una volta esisteva e che oggi è venuta a mancare. È stato avviato nel 2018 tramite la Consulta dei quartieri e delle frazioni.

La Consulta dei quartieri e delle frazioni, istituita per la prima volta nel 2012, è stata rinnovata nel 2018. Dal 2017 è composta anche da rappresentanti del centro cittadino oltre a quelli di tutte le frazioni della città. I suoi componenti sono scelti tramite selezione pubblica sulla base di criteri definiti in un apposito regolamento ed è un organismo partecipativo/consultivo che svolge un ruolo propositivo di raccordo tra le zone periferiche e l’Amministrazione comunale nelle scelte da attuare per il territorio.

L’avvio del progetto Rho Si-cura è stato preceduto da una fase di analisi delle esperienze di Controllo di vicinato sviluppate in altri Comuni dal 2008, ma con l’obiettivo di superare il concetto di sicurezza fine a sé stessa per creare una rete di buon vicinato, che favorisca azioni di aiuto e di cura tra le persone.

Ai volontari che aderiscono al progetto si chiede di condividere ciò che vedono nel quotidiano, per monitorare bisogni e sicurezza, con una copertura di 24 ore resa possibile dall’adesione dei commercianti oltre a quella dei residenti.

La Consulta dei quartieri e delle frazioni di Rho ha svolto un ruolo fondamentale, facendo conoscere “Rho si-cura”, i suoi contenuti e le sue potenzialità a tutti i cittadini, incoraggiando la creazione di gruppi di volontari, fondamentali per il funzionamento dell’iniziativa.

Nel mese di aprile 2019 è nato ufficialmente il primo gruppo nel quartiere Centro e successivamente hanno preso avvio altri gruppi nella frazione di Mazzo e nel quartiere San Giovanni.

I numeri chiave


30

i cittadini volontari del primo gruppo Rho Si-Cura: Centro città e commercianti

14

Cittadini a Mazzo

10

Cittadini in Via Bolzano

24

le famiglie coinvolte nei due nuovi gruppi nati nel quartiere San Giovanni


Il nuovo Centro Anti Violenza “Hara, ricomincio da me”

Aperte due sedi a Rho e Bollate per offrire ascolto e sostegno alle donne in difficoltà

A maggio 2018, è stato aperto a Rho il Centro Anti Violenza (CAV), presso l’Auditorium Padre Reina di via Meda 20 e uno sportello decentrato presso il Comune di Bollate, a seguito della presentazione del progetto “Nemmeno con un fiore”, approvato da Regione Lombardia.

Il CAV rappresenta un presidio di contrasto alla violenza di genere da intendersi come “punto di snodo” nel quale far confluire diverse azioni realizzate dalla comunità a contrasto dell’isolamento e dell’alienazione di chi subisce maltrattamenti.

Il Centro mette a disposizione un’équipe multidisciplinare composta da un coordinatore, alcune educatrici professionali e psicologiche e un assistente sociale, che offriranno attività di:

  • ascolto ed accoglienza della richiesta di sostegno della donna, sola o con figli, cui può seguire lo sviluppo di un percorso individualizzato di emancipazione dalla situazione di violenza
  • valutazione del rischio di recidiva
  • attivazione di progetti di ospitalità in case rifugio ad indirizzo segreto per donne sole
  • counselling educativo
  • consulenza psicologica
  • consulenza e assistenza legale
  • attivazione di percorsi di orientamento al lavoro e sostegno alla ricerca della successiva autonomia abitativa
  • linea telefonica dedicata – attiva 24h su 24 al numero verde 1522.

Gli interventi di accoglienza, protezione e reinserimento delle donne vittime di violenza, sono costruiti in stretta collaborazione con la donna e la rete dei servizi del territorio, tramite la definizione di percorsi personalizzati, nel rispetto dei limiti e delle potenzialità residue di ogni persona. L’obiettivo è quello di accompagnare le vittime in un progetto di empowerment e ri-definzione del proprio futuro, mediante il supporto alla riscoperta e alla valorizzazione di sé stesse e delle proprie risorse, il rafforzamento delle proprie capacità decisionali e l’accompagnamento verso l’autonomia. Alla base di questo approccio “generativo” c’è una concezione della donna non come oggetto passivo della violenza, ma attore attivo in grado di interagire, opporsi ad essa e metterle fine.

Questi gli orari di apertura del CAV di Rho, per un totale di 20 ore settimanali:

lunedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00

martedì dalle ore 13:00 alle ore 17:00

mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 13:00

giovedì dalle ore 15:00 alle ore 19:00

sabato dalle ore 14:30 alle ore 17:30.

Lo sportello decentrato di Bollate è invece aperto per 10 ore settimanali:

Lunedì dalle ore 14:00 alle ore 18:00

Martedì dalle ore 17:00 alle ore 20:00

Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00

I numeri chiave


491

segnalazioni

412

donne seguite

54

donne beneficiarie di sostegno psicologico

279

donne beneficiarie di sostegno legale

28

donne con 31 minori in protezione, accolti presso le Case Rifugio