Dirò la mia PRO 2018 e Dirò la mia a scuola

Il primo Bilancio partecipativo collegato all’Agenda 2030 ONU

Con il Bilancio partecipativo Dirò la mia il coinvolgimento dei cittadini è diventato strumento reale per dare voce ai bisogni della città e costruire soluzioni condivise. Il progetto ha permesso di decidere con i cittadini 500 mila euro del bilancio comunale nei primi due anni e mezzo di mandato, avvicinando Amministratori e amministrati e rinforzando anche le relazioni orizzontali tra i cittadini e le tante realtà di cui la città è ricca.

6.268 i cittadini– pari al 14% dei residenti over 14 contro una media nazionale che oscilla tra l’1 e l’8% – che hanno partecipato a “Dirò la mia PRO 2018”, la quarta edizione del Bilancio partecipativo di Rho, presentando un progetto per la città. 400.000 euro il budget messo a disposizione dall’Amministrazione e 6 i progetti vincitori – tutti realizzati tranne 1 in corso – consultabili sul sito dirolamia.it.

Rho è stato il primo Comune ad aver agganciato le proposte dei cittadini agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, aprendo la partecipazione a tutte le fasce di età per rinforzare una cultura della sostenibilità e del bene comune.

Il Bilancio partecipativo si è, infatti, trasformato in un’occasione per far conoscere l’Agenda 2030 a chi vive la Città di Rho e far crescere la consapevolezza della comunità sui cambiamenti necessari a costruire insieme una città più sostenibile. L’introduzione di questi obiettivi ha incoraggiato cittadini, gruppi e associazioni a lavorare insieme su progetti sempre più orientati al bene comune, vera finalità del Bilancio partecipativo. Dirò la mia PRO 2018 è stato insignito del “Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” promosso da FO-RUM PA e del Premio “Cresco Award Città Sostenibili” promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e la partnership di aziende avanzate sul fronte della Sostenibilità consegnato a Rimini durante la XXXV Assemblea Annuale ANCI – ANCI EXPO 2018.

In più, dall’a.s. 2018/2019 il Bilancio partecipativo è stato aperto anche a oltre 2.600 studenti di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della Città, pubbliche e paritarie che per la prima volta sono stati coinvolti nelle scelte sulla città con un percorso dedicato “Dirò la mia a scuola”. Il progetto è stato co-progettato insieme ai Dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi e delle scuole paritarie della città, in modo da assicurare un percorso integrato con i progetti del Comune, in particolare con il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) attivato nella primavera 2018, e armonizzato con le attività scolastiche. Tutti gli studenti dalle classi terza delle scuole primarie alle terze delle scuole secondarie di primo grado hanno potuto approfondire con i loro docenti i temi della sostenibilità. I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado hanno quindi ideato, condiviso e presentato al Comune dei progetti per la città su uno o più Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. I progetti che hanno superato la verifica di fattibilità del Comune e hanno ottenuto i punteggi migliori da parte dei Consiglieri del CCR sono stati sottoposti al voto di tutti gli studenti. 3 i progetti vincitori, finanziati con il budget di 100.000 euro messo a disposizione dell’Amministrazione, in fase di realizzazione.

I numeri chiave


500.000

complessivamente decisi con i cittadini

14%

I residenti over 14 coinvolti nel progetto Dirò la mia PRO 2018 e 6 progetti finanziati

2.600

gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado coinvolti in Dirò la mia a scuola


Rho Si-cura: l’Aiuto di vicinato

Un progetto per promuovere la coesione sociale, l’aiuto reciproco e la cura della città

Rho Si-cura è un progetto per rinforzare l’aiuto di vicinato e la collaborazione reciproca, aumentando la sicurezza di tutta la comunità. Il progetto mira a ricostruire, partendo dalla disponibilità dei cittadini, quella rete sociale che una volta esisteva e che oggi è venuta a mancare. È stato avviato nel 2018 tramite la Consulta dei quartieri e delle frazioni.

La Consulta dei quartieri e delle frazioni, istituita per la prima volta nel 2012, è stata rinnovata nel 2018. Dal 2017 è composta anche da rappresentanti del centro cittadino oltre a quelli di tutte le frazioni della città. I suoi componenti sono scelti tramite selezione pubblica sulla base di criteri definiti in un apposito regolamento ed è un organismo partecipativo/consultivo che svolge un ruolo propositivo di raccordo tra le zone periferiche e l’Amministrazione comunale nelle scelte da attuare per il territorio.

L’avvio del progetto Rho Si-cura è stato preceduto da una fase di analisi delle esperienze di Controllo di vicinato sviluppate in altri Comuni dal 2008, ma con l’obiettivo di superare il concetto di sicurezza fine a sé stessa per creare una rete di buon vicinato, che favorisca azioni di aiuto e di cura tra le persone.

Ai volontari che aderiscono al progetto si chiede di condividere ciò che vedono nel quotidiano, per monitorare bisogni e sicurezza, con una copertura di 24 ore resa possibile dall’adesione dei commercianti oltre a quella dei residenti.

La Consulta dei quartieri e delle frazioni di Rho ha svolto un ruolo fondamentale, facendo conoscere “Rho si-cura”, i suoi contenuti e le sue potenzialità a tutti i cittadini, incoraggiando la creazione di gruppi di volontari, fondamentali per il funzionamento dell’iniziativa.

Nel mese di aprile 2019 è nato ufficialmente il primo gruppo nel quartiere Centro e successivamente hanno preso avvio altri gruppi nella frazione di Mazzo e nel quartiere San Giovanni.

I numeri chiave


30

i cittadini volontari del primo gruppo Rho Si-Cura: Centro città e commercianti

14

Cittadini a Mazzo

10

Cittadini in Via Bolzano

24

le famiglie coinvolte nei due nuovi gruppi nati nel quartiere San Giovanni


Il nuovo Centro Anti Violenza “Hara, ricomincio da me”

Aperte due sedi a Rho e Bollate per offrire ascolto e sostegno alle donne in difficoltà

A maggio 2018, è stato aperto a Rho il Centro Anti Violenza (CAV), presso l’Auditorium Padre Reina di via Meda 20 e uno sportello decentrato presso il Comune di Bollate, a seguito della presentazione del progetto “Nemmeno con un fiore”, approvato da Regione Lombardia.

Il CAV rappresenta un presidio di contrasto alla violenza di genere da intendersi come “punto di snodo” nel quale far confluire diverse azioni realizzate dalla comunità a contrasto dell’isolamento e dell’alienazione di chi subisce maltrattamenti.

Il Centro mette a disposizione un’équipe multidisciplinare composta da un coordinatore, alcune educatrici professionali e psicologiche e un assistente sociale, che offriranno attività di:

  • ascolto ed accoglienza della richiesta di sostegno della donna, sola o con figli, cui può seguire lo sviluppo di un percorso individualizzato di emancipazione dalla situazione di violenza
  • valutazione del rischio di recidiva
  • attivazione di progetti di ospitalità in case rifugio ad indirizzo segreto per donne sole
  • counselling educativo
  • consulenza psicologica
  • consulenza e assistenza legale
  • attivazione di percorsi di orientamento al lavoro e sostegno alla ricerca della successiva autonomia abitativa
  • linea telefonica dedicata – attiva 24h su 24 al numero verde 1522.

Gli interventi di accoglienza, protezione e reinserimento delle donne vittime di violenza, sono costruiti in stretta collaborazione con la donna e la rete dei servizi del territorio, tramite la definizione di percorsi personalizzati, nel rispetto dei limiti e delle potenzialità residue di ogni persona. L’obiettivo è quello di accompagnare le vittime in un progetto di empowerment e ri-definzione del proprio futuro, mediante il supporto alla riscoperta e alla valorizzazione di sé stesse e delle proprie risorse, il rafforzamento delle proprie capacità decisionali e l’accompagnamento verso l’autonomia. Alla base di questo approccio “generativo” c’è una concezione della donna non come oggetto passivo della violenza, ma attore attivo in grado di interagire, opporsi ad essa e metterle fine.

Questi gli orari di apertura del CAV di Rho, per un totale di 20 ore settimanali:

lunedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00

martedì dalle ore 13:00 alle ore 17:00

mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 13:00

giovedì dalle ore 15:00 alle ore 19:00

sabato dalle ore 14:30 alle ore 17:30.

Lo sportello decentrato di Bollate è invece aperto per 10 ore settimanali:

Lunedì dalle ore 14:00 alle ore 18:00

Martedì dalle ore 17:00 alle ore 20:00

Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00

I numeri chiave


491

segnalazioni

412

donne seguite

54

donne beneficiarie di sostegno psicologico

279

donne beneficiarie di sostegno legale

28

donne con 31 minori in protezione, accolti presso le Case Rifugio